IL BRASILE ELETTRONICO DI LUCAS SANTTANA
Il palco dell'Arci Biko ha ospitato lo scorso 10 novembre 2013 la prima data italiana del
cantautore bahiano Lucas Santtana.
Nipote di Tom Zè (uno dei simboli del movimento culturale brasiliano tropicalista) non
è però, come si potrebbe facilmente pensare, un musicista che rimane attaccato
fedelmente alla tradizione musicale del suo paese, né tantomeno si può collocare fra i
fenomeni che ultimamente hanno portato mestamente il Brasile in cima alle classifiche
(vedi Michel Telò o Gustavo Lima).
Lucas Santtana è definito dalla critica tra gli artisti più originali della nuova canzone brasiliana, uno degli eredi più creativi del movimento Tropicália, che trova la sua dimensione nella sintesi di elementi differenti e ama sperimentare con l'elettronica, ritmiche Reggae e Dub.
Non è quindi un concerto di melodie tipicamente brasiliane che ci si aspetta da questo
autore, né di suoni tradizionali sudamericani, se non in minima parte o sotto forma di
influenze.
Il set che troviamo sul palco è davvero poco convenzionale.
La band è composta da Lucas Santtana (voce, chitarra, cavaquinho, sequencer,
monome), Caetano Malta (acoustic guitar, bass) Bruno Buarque (MPC & samplers,
drum machine). Le sonorità di cui la band di Lucas si avvale passano dai suoni
artificiali dei sintetizzatori coadiuvati da ritmi incalzanti carichi di groove che invitano
alla danza, alle ballate essenziali e minimaliste dai suoni cristallini e dall’atmosfera
onirica.

La “brasilianità” della band è intuibile, oltre dal fatto che molti testi sono in lingua
portoghese, dai ritmi e dal richiamo al periodo tropicalista, che affiorano solo di tanto in
tanto durante il concerto. Anche il suo singolo più conosciuto “Cira Regina e Nana”
durante il live viene eseguito in parte tramite campioni pre-registrati di chitarra
acustica. Questo sembra spiacere un po’ al pubblico, che forse si aspettava di trovare un
po’ più di genuinità musicale brasiliana, ma si lascia consolare facilmente dal carisma
del cantante-cantautore e dai brani più ballabili.
Lucas Santtana, classe 1970, ha tre dischi all'attivo, l'ultimo dei quali (O deus que
devasta mas também cura) l'ha portato in Europa per una tourneé che ha interessato
anche numerose città italiane.
Interessante lasciarsi andare senza pregiudizi e con la dovuta apertura mentale
all'ascolto di questo artista, che ha in sé numerose sfaccettature e culture musicali che
mescolate insieme danno come risultato delle combinazioni sonore davvero innovative.
Selena Galleri